MANUEL, PEPPINO E LE FANATICHE

Soggetto e sceneggiatura: Gianfranco Cordì

 

 

 

“La mia ragazza è alta

e ha lunghi sguardi duri

si voltano a guardarla

per i suoi occhi scuri

si mangiano le mani

quelli che non ce l’hanno

che l’hanno conosciuta

ma non la rivedranno.

La mia ragazza ha un figlio

e lunghe calze nere

si mette un dito in bocca

prima di far l’amore

si muove come il mare

tra l’Africa e la Spagna

voi non ci crederete:

la mia ragazza…sogna”

 

I° TEMPO

 

“Peppinu ca mentistavi a fffari gli citazioni prima i ncumincia u film?” chiede Manuel a Peppino. Peppino guarda in giro con fare circospetto e poi dice: “Non l’ho messa io, salame! Non sono mica io quello che sta scrivendo questo film. E’ Gianfranco Cordì che lo scrive; l’ha messa sicuramente lui”. E Manuel di rimando: “ U Gianfrancu: è nu cujihuni! Voliti i viditi ca misi sta poesia pammi si faci bellu cu cocchji fimmana?”. Peppino gli risponde: “Sono d’accordo con te. Gianfranco è un pezzo di merda. Usa la sua cultura e tutto quello che sa per conquistare le donne che gli piacciono. E’ disonesto intellettualmente!”. Manuel: “Chi voli diri?”. Peppino: “ Non ci pensare Manuel. Prenditi sto bicarbonato di sodio e guida l’autobus dei tuoi desideri verso il prossimo festival di Sanremo”. Una volta detto questo Peppino va verso la sua automobile. Una BMW. Si accorge che un fanale è rotto e comincia a bestemmiare come un carrettiere. Manuel è mezzo addormentato a causa di tutto il bicarbonato di sodio che ha preso, ma accorre ugualmente: “Chi succediu, Peppinu?”. E Peppino: “Si è rotto un fanale della macchina”. Manuel gli fa: “Aspettati Peppinu: u giustu eu”. Corre dunque a prendere una copia del Financial Times e smonta il fanale rotto della BMW aiutandosi con quella. Peppino lo osserva e gli dice: “Lo sai, Manuel, come si pronuncia il nome del giornale che hai portato?”. E Manuel: “Gazzetta du sud”. Peppino gli fa allora. “Non proprio. Si pronuncia fainancial taims”. E Manuel: “Si, ma chi c’intra?”. E Peppino: “Vedi, Manuel, qui c’è un fanale, tu hai portato il fainanancial taims, mancano solo le fanatiche”. Manuel si convince subito che l’assenza di cui gli ha parlato Peppino sia molto importante. Peppino comincia allora, subito, a cercare le fanatiche. Manuel lascia perdere il fanale e fa altrettanto. Cercano in tutto lo scantinato dove Peppino tiene parcheggiata la sua automobile. Manuel cerca anche nelle sue tasche. Stanno ancora cercando dappertutto quando entra in scena una donna bruna, non molto alta di statura, molto prosperosa e con l’accento del Nord.

 

II° TEMPO

 

La donna misteriosa dice: “E’ inutile che cerchiate ancora. Le donne non fanno per voi”. Peppino gli chiede: “Perché?”. E la donna: “Noi siamo belle, non ci fermiamo davanti a niente, siamo immortali, non vi consideriamo neanche  di striscio a voi due poveri disgraziati, noi aspiriamo a molto di più…”. Peppino è umiliato. Manuel, fischiando, improvvisa il ritornello della sua hit nota  in tutto l’estremo oriente: Consulta un medico. La donna esce di scena e ne entra subito un’altra. E’ bionda, sinuosa, ha il viso pieno di lentiggini, ed è bellissima. Questa, rivolta a Manuel e Peppino gli fa: “Smettetela di cercare. Non troverete mai nessuna donna. Io, per esempio, sono troppo bella per voi: guardate come sono vestita, faccio mozzare il fiato. Voi siete due nullità rispetto a me, guardate che gambe meravigliose che ho, voi siete due poveracci rispetto a me!”. Peppino vorrebbe sprofondare. Manuel si schiaffeggia a lungo. Anche questa seconda donna esce di scena. Una volta rimasti soli (nello scantinato) Peppino dice a Manuel: “Hai visto, Manuel? Queste due donne erano delle fanatiche. Mi sa che le abbiamo trovate!”. Manuel si convince che questo è vero; ma non fa in tempo ad esultare che subito Peppino gli pone una domanda:”Le abbiamo trovate, siamo d’accordo. Ma questo cosa vuol dire?”. Manuel non sa proprio cosa rispondere. Peppino continua:”Gianfranco ci sta giocando un brutto scherzo perché noi lo abbiamo insultato, ecco quello che penso di tutto ciò…”. Manuel è atterrito dalla paura. Peppino inizia a tremare:”Cavolo, ci è andata pure bene, Gianfranco, in quanto autore del film di cui noi siamo i due personaggi principali, poteva pure farci sparire come se niente fosse da un momento all’altro!”. Manuel sta piangendo e tremando.”Pecchi?” riesce comunque a dire. E Peppino: “Stupido che non sei altro. Lui è l’autore di tutto questo. Se vuole, in un momento solo, può prendere e cambiarci con altri due personaggi. O semplicemente: può cancellare le nostre parti dalla sceneggiatura. Oppure può farci morire come due poveri diavoli e nel modo che più piace a lui…”. Manuel si sente davvero male. Peppino sembra avere un mancamento. Ma, esattamente come ha appena detto Peppino: Manuel e Peppino si smaterializzano, spariscono per sempre da questo mondo civile che non poteva più tollerare due nullità simili. Ora lo scantinato è vuoto. La scena: desolata. C’è solo una BMW con un fanale avvolto nelle pagine del Fainancial times. Tutto intorno si respira ancora l’odore delle fanatiche che sono appena andate via. E cosi Manuel e Peppino, due esseri ignobili, non ci sono più pensa Gianfranco nella stanza dove sta battendo, al suo pc, questa storia. Si alza dalla sedia girevole e va in bagno a lavarsi le mani. Era un sacco di tempo che mi stavano sulle palle a dire il vero, pensa mentre sta uscendo di casa. Una ragazza rossa di capelli lo aspetta al “Cordon Bleau”. Gianfranco le dice.” Oggi ho fatto fuori Manuel e Peppino”. La ragazza lo abbraccia e gli sussurra nell’orecchio: “Hai fatto bene. Tutto quello che fai tu è fatto bene!”. Gianfranco la guarda negli occhi e le dice: “Tu pensi di essere bellissima, di potere fare a meno di tutti gli uomini e che tutti gli uomini debbano cadere ai tuoi piedi?”. La rossa gli fa:”Io si”. Gianfranco allora si mette a ridere e gli dice:”Meno male. Per un attimo ho pensato di avere scritto male la mia sceneggiatura”. “In che senso?’” gli chiede lei mentre stanno entrando nel noto locale reggino. “Pensavo di avere sbagliato un fanale” gli risponde Gianfranco che poi continua: “Un fanale di una BMW”. La rossa lo prende da una spalla e gli dice sorridendo: “B…B… Baciami stupido”. Gianfranco la bacia mentre (dal nulla) compare sullo schermo la scritta “THE END”.

 

 

 

 

Dedicato a L: tu non ci crederai ma ho scritto questi cinque film per te! (GC)